TRENTINO

Jj4 trasferita al centro faunistico del Casteller. Fugatti: "70 esemplari di troppo, si rischiano altre vittime"

Destino dell'orsa Jj4 appeso a un filo, in attesa della decisione del Tar. Catturata durante la notte con una trappola a tubo, era ricercata per l'uccisione del runner 26enne Andrea Papi, nei boschi del monte Peller, in provincia di Trento. È stata identificata grazie alle analisi genetiche. “Le nostre strutture sono in grado di catturare animali pericolosi in tempi rapidi – commenta il presidente della Provincia Maurizio Fugatti –. È una notizia che avremmo voluto dare nel 2020. Oggi c'è l'amarezza per quanto accaduto nel frattempo”. Sull'esemplare, che aveva già aggredito due escursionisti tre anni fa, pende un'ordinanza di abbattimento emessa proprio da Fugatti, al momento però sospesa dal Tar di Trento.

In attesa della decisione definitiva, l'orsa, che era con tre cuccioli in fase di svezzamento – lasciati liberi – è stata trasferita nel centro faunistico del Casteller. Per conoscere il suo destino bisognerà aspettare, il Tribunale ha rifiutato di anticipare l'udienza, fissata per l'11 maggio. “Jj4 – specifica – dovrà restare reclusa in attesa di un parere dell'Ispra sulla necessità della sua soppressione o sull'eventualità di un suo trasferimento altrove”. Sul banco degli imputati anche il progetto Life Ursus. "Il destino dell'orsa Jj4 è già segnato - conclude Fugatti - , ma se i benpensanti hanno a cuore il progetto Life Ursus, che si può ancora salvare, ci aiutino. Altrimenti con 70 esemplari in eccesso ci saranno altre vittime e il progetto fallirà".

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