L'aquila: fiaccolata nella notte a 10 anni dal terremoto
10 anni fa, alle 3.32, il devastante terremoto de L'Aquila. “La mia presenza qui è la testimonianza che la ferita della comunità locale è una ferita della comunità nazionale”, ha detto il premier Giuseppe Conte presente alla commemorazione delle 309 vittime. Nella notte una fiaccolata ha attraversato il capoluogo abruzzese. 309 sono stati anche i rintocchi delle campane. 309 i nomi letti all'altoparlante. Questi gli unici suoni sentiti nella notte che hanno rotto il silenzio della processione fino al duomo della città, ancora lesionato. Tanta la commozione. 10 anni possono essere davvero pochi per chi ha perso qualcuno. Il Cardinale Giuseppe Petrocchi ha letto una lettera durante la messa: ha immaginato che a scriverla siano state proprio le persone che da quel 6 aprile 2009 non ci sono più. La ricostruzione materiale, faticosamente, procede, ma stenta ancora il ritorno alla vita vera.
"La ricostruzione resta una grande sfida nazionale. È affidata alla responsabilità delle istituzioni, a tutti i livelli, che devono assicurare sostegno ai progetti, certezza e continuità nelle risorse, trasparenza nella gestione. Ma la ricostruzione avrà pieno successo se renderà protagoniste le comunità locali, se rigenererà le reti sociali e i luoghi dove si trovano le radici della vita civile", ha affermato Sergio Mattarella che aggiunge: "Il motore della ricostruzione va portato a pieno regime. Gli stessi cantieri devono diventare simbolo e incentivo alla speranza".