"L’arresto di Matteo Messina Denaro era un atto dovuto da parte dello Stato". Fiammetta Borsellino incontra le scuole a Savignano
Con lei l'ispettore Dia Pippo Giordano: "l'agenda rossa non si troverà mai, era il bancomat della verità di Borsellino"
“L’arresto di Matteo Messina Denaro era un atto dovuto da parte dello Stato. In uno stato sano si dovrebbe arrivare in tempi più celeri all'arresto di persone che hanno seminato morte... non credo abbia senso istituire nessun tipo di festa. Questi risultati dovrebbero avvenire in periodi e momenti tali da prevenire” dichiara Fiammetta Borsellino, che ha incontrato 18 classi dalle primarie alle superiori a Savignano sul Rubicone insieme all'ispettore Dia Pippo Giordano. Un incontro preparato da mesi che il recente arresto del super latitante Matteo Messina Denaro ha caricato di significato nuovo.
E se la testimonianza legata al padre è profonda e serena, tanto che a farle paura oggi è solo l'indifferenza, la proposta della premier di fare diventare il 16 gennaio una festa è liquidata con poche parole “la giornata di festa è quando non si ha bisogno di istituire una giornata di festa”.
Accanto alla figlia del magistrato ucciso da Cosa Nostra, Pippo Giordano che faceva parte della squadra mobile di Palermo ai tempi delle stragi di Capaci e Via d'Amelio. "Sullo stragista Matteo Messina Denaro ci avevamo lavorato come Dia - dice ai giovani". Ed esclude, ben conoscendo i meccanismi di Cosa Nostra, che fosse lui il capo dei capi. E sull'agenda rossa “non si troverà mai, era il bancomat della verità di Borsellino”
Nel video l'intervista a Fiammetta Borsellino e Pippo giordano, ex Ispettore DIA
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