L'Emilia-Romagna riparte: dal 18 maggio via libera a commercio, ristorazione, servizi alle persone e spiagge. Novità anche su spostamenti
Da lunedì 25 maggio potranno riaprire anche palestre, centri sportivi e parchi tematici
Da domani, 18 maggio, via libera in Emilia-Romagna a commercio, ristorazione, alberghi, strutture ricettive e ricreative, servizi alla persona. E sarà consentito l’accesso alle spiagge libere e agli arenili. E’ quanto prevede la nuova ordinanza (vedi allegato) firmata dal presidentetefano Bonaccini, valida in tutta la Regione.
Altre da lunedì 25 maggio: gli stabilimenti balneari, anche in questo caso secondo le regole fissate nel protocollo regionale già approvato. Poi palestre, piscine, centri sportivi (anche per allenamenti di squadra); attività corsistiche (dalle lingue straniere alla musica); centri sociali e circoli ricreativi; parchi tematici, di divertimento e luna park: per tutte queste attività, però, servirà prima l’adozione di uno specifico protocollo regionale per ognuna, nel rispetto dei principi contenuti nelle linee guida nazionali definite d’intesa fra Governo e Regioni. Oltre a rispettate le norme di distanziamento sociale, senza alcun assembramento. Infine, dall’8 giugno, sempre previa adozione di uno specifico protocollo regionale, potranno ripartire i centri estivi e per i minori di età superiore a tre anni.
La principale regola da rispettare rimane quella del distanziamento tra persone. Così come bisognerà seguire le regole di prevenzione, igiene e protezione, a partire dall’uso della mascherina, il cui obbligo viene confermato dall’ordinanza nei locali aperti al pubblico e nei luoghi all’aperto dove non sia possibile mantenere la distanza di un metro. Rispetto agli spostamenti, da domani cessano di avere effetto tutte le misure limitative della circolazione all'interno del territorio regionale. Inoltre, è ammesso lo spostamento anche al di fuori della Regione Emilia-Romagna, non oltre la provincia o il comune confinante, da parte di residenti in province o comuni collocati a confine tra Emilia-Romagna e altre regioni, previa però comunicazione congiunta ai Prefetti competenti da parte dei presidenti delle Regioni, dei presidenti delle Province o dei sindaci dei Comuni tra loro confinanti.
Leggi l'ordinanza del 17 maggio