L'Emilia Romagna ha emesso la nuova ordinanza con ulteriori restrizioni anti contagio, in vigore da sabato 14 novembre fino al 3 dicembre. “La priorità è frenare il contagio e invertire la curva della pandemia: un obiettivo che deve essere di tutti”. Così il presidente Bonaccini, che d'intesa coi presidenti di Veneto e Friuli, a loro volta, per ora, in zona gialla, e col ministro della Salute ha emesso l'ordinanza con misure ulteriormente restrittive, “per evitare gli assembramenti – spiega – situazioni a rischio che non ci possiamo assolutamente permettere”. Dunque, ecco le nuove misure: oltre alle mascherine obbligatorie sempre, l'attività sportiva dovrà essere nelle aree verdi, non nei centri storici o nelle aree affollate. Chi la compie può non indossare la mascherina, comunque tenersi sempre a distanza di sicurezza di 2 metri.
Alimenti e bevande, dalle 15 alle 18 quando poi tutto chiude, dovranno essere consumati solo da seduti, e mai nelle aree pubbliche o aperte al pubblico. Nei negozi si entra uno per volta, a meno che non ci siano minori da accompagnare; stop ai mercati, in assenza di regole precise fissate dai Comuni. Nei giorni prefestivi chiusi grandi e medie strutture di vendita e complessi commerciali, nei festivi invece si chiude tutto, ad eccezione di alimentari, farmacie e parafarmacie, tabaccherie ed edicole. Bar e ristoranti restano aperti, nel rispetto dei Dpcm nazionali. Le consegne a domicilio restano e anzi sono “fortemente consigliate”. A scuola infine si sospendono lezioni di ginnastica, canto e strumenti a fiato. Bambini con meno di sei anni possono non indossare le mascherine. Anche oggi sono 2.402 i nuovi positivi, di cui 1.264 asintomatici: 49 i nuovi decessi, uno a Rimini, un uomo di 72 anni, dove i contagi odierni sono 172 in più (86 asintomatici).