
Un video registrato nella sala d’attesa della Questura di Rimini, poche ore dopo il ritrovamento del corpo di Pierina Paganelli, potrebbe riscrivere un passaggio chiave dell’indagine. È il 4 ottobre 2023: Manuela Bianchi e il fratello Loris sono ripresi mentre parlano a bassa voce, ignari di essere intercettati. “Non l’ha trovata... l’ho trovata io. È sempre stata lì”, dice Manuela, indicando verso l’alto. E poi aggiunge: “Alla polizia non dire niente”.
Questa breve sequenza audio-video, trasmessa recentemente da La Vita in diretta e ora al vaglio degli investigatori, si pone in netto contrasto con quanto dichiarato dalla donna nell’interrogatorio del 4 marzo. In quella sede, Manuela aveva affermato di essere arrivata nel garage dopo Louis Dassilva — unico indagato e attualmente in carcere — e di essere stata avvertita da lui della presenza del cadavere dietro una porta tagliafuoco.
Due versioni che si contraddicono. Per gli inquirenti, però, non si tratterebbe di una bugia sopraggiunta, ma piuttosto di un tentativo iniziale di coprire l’ex amante, suggerendo al fratello una versione utile a non compromettere Dassilva. Il video, quindi, sarebbe compatibile con la narrazione iniziale fornita da Manuela, prima della sua recente decisione di raccontare “la verità”.
L’indagine prosegue, in attesa dell’incidente probatorio che vedrà la donna confermare o meno le sue dichiarazioni davanti al gip. Nel frattempo, il mosaico delle intercettazioni – oltre mille – continua a offrire indizi preziosi.