La Direzione Antimafia: "Meno violenza dalle organizzazioni criminali, ma più presenza nell'economia legale"
Anche in Emilia Romagna non mancano infiltrazioni: a Rimini attivo il clan dei Contini, a Modena i Casalesi
C'è meno violenza da parte delle mafie, da tempo impegnate ad adattarsi ai cambiamenti socio-economici e ad infiltrarsi nell'economia legale, tanto che le capacità relazionali hanno via via sostituito l'uso della violenza, sempre più residuale anche se mai totalmente ripudiata. A tal proposito infatti c'è un dato che preoccupa.
Anche in Emilia Romagna, si legge, le organizzazioni mafiose si sono infiltrate nell'economia legale e nella pubblica amministrazione: hanno origini calabresi, campane e siciliane ma anche straniere. A Rimini, in particolare, negli anni riscontrata la presenza di soggetti campani legati al clan camorristico dei Contini, mentre a Modena si sono ormai radicalizzati i Casalesi.
Preoccupa anche il Piano di ripresa e resilienza, le mafie sono interessate ai fondi destinati all'Italia e il rischio è l'aumento dell'infiltrazione. Il ministero dell'Interno ha adottato una strategia preventiva, e nel primo semestre 2023 sono già quasi 12mila le richieste di avvio istruttoria antimafia legate al Pnrr. Otto si sono già concluse con l'adozione di provvedimenti interdittivi antimafia.
Nel video l'intervista a Michele Carbone, direttore Direzione Investigativa Antimafia
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