DOLOMITI

La rinascita dei Serrai di Sottoguda: riaperto il canyon devastato nel 2018 dalla tempesta Vaia

Uno dei siti più rinomati delle Dolomiti e tra le mete più care di tanti sammarinesi che nella valle dolomitica hanno trascorso l'infanzia in Colonia, nel Comune di Rocca Pietore (Belluno)

L'inaugurazione il 31 luglio scorso alla presenza del Governatore del Veneto, Luca Zaia, sono tornati ad essere accessibili al pubblico, in forma di cantiere, dal 1° agosto e fino al 15 settembre: una seconda vita per i Serrai di Sottoguda, nel Comune di Rocca Pietore, restituiti alla collettività, grazie in primis a Regione Veneto e Veneto Acque, dopo quasi sei anni dalla devastazione di Vaia, con danni enormi.

Ponti distrutti, sottoservizi compromessi, scomparsi lunghi tratti della vecchia strada da e per Malga Ciapela che attraversava i circa 2 km di canyon, il percorso naturalistico ingoiato dalla furia delle acque. Hanno resistito alla calamità la chiesetta di Sant'Antonio, ora in via di completo ripristino, e nella nicchia di roccia, la statua della Madonna alla quale i visitatori di passaggio hanno sempre riservato almeno uno sguardo.

Una festa, oggi, per la Val Pettorina, per tutti gli escursionisti e anche per i tantissimi sammarinesi che in quei luoghi hanno trascorso l'infanzia presso la Colonia montana di San Marino, demolita un anno e mezzo fa ma già da tempo in disuso. Molti, innamorati della montagna, nella zona hanno acquistato una seconda casa.

13 milioni di investimenti: i Serrai sono considerati l'opera simbolo della ricostruzione. E' uno dei 2527 cantieri aperti post-Vaia in tutto il Veneto, 128 nel solo comune di Rocca Pietore, per un totale di quasi 100 milioni di euro.

Il sito ha subito profondi cambiamenti ma il fascino resta immutato. La rinascita parte dal meticoloso rifacimento del percorso pedonale (350 m e 6 ponti), ma sollevato di 8 metri dal letto del torrente Pettorina per lasciare meglio fluire eventuali piene; le passerelle sono state realizzate in legno di larice; manca un ultimo tratto a monte, che sarà ultimato – è speranza comune - entro giugno 2025. Grande attenzione alla sicurezza del percorso ma anche alle pareti di roccia, alcune costantemente monitorate da remoto attraverso un impianto alimentato a pannello fotovoltaico: si entra con il caschetto e solo su prenotazione, già sold out fino alla chiusura di metà settembre. “Questa prova – sottolinea il Sindaco di Rocca Pietore, Valerio Davare – ci serve per poter immaginare il futuro del sito”.

Nel video le immagini e l'intervista di Elia Gorini al Sindaco di Rocca Pietore, Valerio Davare. Riprese con drone di Roberto Gorini.

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