La Valmarecchia riparte: taglio del nastro per la Casa residenza anziani di Novafeltria
Riaperto anche il museo Sulphur. Presente una delegazione sammarinese col Segretario Stefano Canti
Due iniziative per ripartire, dopo mesi difficili. Il territorio e la comunità di Novafeltria festeggiano oggi l’inaugurazione della Casa residenza anziani dell’Alta Valmarecchia e la riapertura del museo Sulphur, che aveva sospeso il cartellone degli eventi a causa dell’emergenza Coronavirus.
Una struttura di 3.700 metri, la Cra, con 30 posti letto per dare ospitalità e assistenza agli anziani non autosufficienti, più altri 4/5 destinati al centro diurno. In futuro – scrive la Regione Emilia-Romagna - ospiterà numerosi ambulatori e servizi distrettuali attualmente ubicati altrove. Si realizzerà così una “Cittadella della salute” a servizio del territorio, che comprenderà, oltre alla Cra e ai servizi territoriali, anche l’ospedale Sacra Famiglia con la Casa della Salute al suo interno.
Costruita grazie al finanziamento di 3 milioni di euro della Regione e dell’Ausl Romagna e al contributo di 200mila euro dei sette Comuni dell’Alta Valmarecchia, è stata inaugurata ufficialmente questa mattina alla presenza, tra gli altri, del sindaco del Comune di Novafeltria e presidente dell'Unione di Comuni Valmarecchia, Stefano Zanchini, e del presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini. Al taglio del nastro anche il direttore generale dell’Ausl Romagna Tiziano Carradori, la presidente dell’Assemblea legislativa regionale Emma Petitti, il vescovo di San Marino-Montefeltro Andrea Turazzi, oltre ai sindaci dell’Unione Alta Valmerecchia.
Il presidente Bonaccini ha partecipato anche alla riapertura, dopo il recente periodo emergenziale, del Museo Sulphur. Presenti all’evento anche il presidente del marchigiano Parco dello zolfo Carlo Evangelisti e la delegazione della Repubblica di San Marino, rappresentata dal Segretario di Stato al Territorio Stefano Canti e dal consigliere Francesco Biordi.
Due riaperture - ha affermato Bonaccini - che “ci fanno rivedere la luce dopo questi mesi difficilissimi: il welfare e la cultura, infatti, sono due pilastri su cui poggia la vita quotidiana di una comunità e del territorio”.