Le lacrime del ministro Sangiuliano al Tg1: "Chiedo scusa a mia moglie e a Giorgia Meloni"
Ammette la relazione sentimentale con Maria Rosaria Boccia, che stava per essere nominata consulente per i grandi eventi
Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, nell'intervista rilasciata in esclusiva al direttore del Tg1, si commuove fino quasi a lacrimare quando chiede scusa alla moglie e alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, a causa della relazione sentimentale che lo legava a Maria Rosaria Boccia, che stava per essere nominata consulente per i grandi eventi, specie quelli legati al G7 Cultura, in programma a Napoli tra qualche giorno. La dottoressa, che su Instagram pubblica ogni sorta di video e foto che la ritrae sorridente accanto al ministro, anche durante visite ufficiali, ritiene che la nomina fosse già stata perfezionata, rende pubblici documenti e audio e lascia intendere di averne molti altri. “Al massimo saranno le nostre chat”, dice Sangiuliano al Tg1.
Boccia mette online anche una serie di video registrati di nascosto con occhiali speciali, anche di spazi all'interno di Montecitorio interdetti alle registrazioni. “La storia è finita anche per questo – spiega ancora Sangiuliano – quando mi sono accorto che registrava di nascosto”. Ha assicurato di non aver speso un euro di soldi pubblici per Boccia, ma di aver sempre pagato con la sua carta di credito personale. Per il Verde Angelo Bonelli però c'è rischio di peculato, e annuncia un esposto in Procura.
La questione, da gossip sentimentale, potrebbe dunque finire in una inchiesta. “Giorgia Meloni mi ha detto vai avanti – conclude il ministro – ma sono pronto a dimettermi un minuto dopo se lei me lo chiede”. Intanto il governo mette al sicuro i balneari fino all'anno delle elezioni politiche: con un decreto per la soluzione di procedure di infrazione, il consiglio dei ministri ritiene di aver trovato un “punto di equilibrio” con l'Europa: si estende dunque la validità delle attuali concessioni fino a settembre 2027, con l'obbligo di avviare le gare entro giugno dello stesso anno.
La durata delle nuove concessioni va da un minimo di 5 a un massimo di 20 anni, per garantire al concessionario di ammortizzare gli investimenti effettuati; infine l'indennizzo per il concessionario uscente a carico del subentrante e pari al valore dei beni ammortizzabili e non ancora ammortizzati. Tra i criteri di valutazione delle offerte, sarà considerato anche l'essere stato titolare, nel quinquennio precedente, di una concessione balneare quale fonte di reddito prevalente per sé e per il proprio nucleo familiare.
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