A sei mesi dall’insediamento delle nuove Camere facciamo il punto sul livello di partecipazione dei parlamentari. Tasso medio di presenza in aula abbastanza alto, ma non mancano casi di assenteismo. E' Openpolis, fondazione indipendente che promuove progetti per l'accesso alle informazioni pubbliche, ad aver studiato le presenze in Parlamento nel primo semestre della 19esima legislatura: deputati e senatori, in media, hanno un tasso di partecipazione ai lavori del 75%. 126 però hanno un tasso inferiore al 60% e 37 addirittura tra lo 0 e il 15%. La presenza, oltre a essere prevista dai regolamenti di Camera e Senato, è anche un dovere connesso all'impegno che richiede l'assunzione di una carica pubblica. A livello di gruppi, i più presenti sono Alleanza Verdi-Sinistra, M5S e Partito Democratico. Diciamo subito che i senatori sono più assidui dei deputati: a Palazzo Madama la media presenze è del 78,7%, a Montecitorio del 74%. E nonostante i sei senatori a vita, che hanno un tasso di presenza assai basso e contribuiscono così ad abbassare la media. C'è poi il delicato tema delle missioni parlamentari, ossia il politico che non partecipa al voto perché occupato in altre attività istituzionali, come chi ricopre incarichi di governo.
Tuttavia negli anni questo strumento ha mostrato zone d'ombra, non sono solo esponenti di governo a usufruirne e non sempre sono note le motivazioni della missione. Ciò detto, i leader più presenti in aula sono Angelo Bonelli, con l'83%, seguito da Nicola Fratoianni col 75,5%, entrambi di Alleanza Verdi-Sinistra. Giuseppe Conte, M5S, si attesta al 65,2%, mentre la neo segretaria del Partito Democratico Elly Schlein è al 53,7%. Matteo Renzi è al 41,7%. Ma il suo collega di partito Azione-Italia Viva, senatore Carlo Calenda, è tra i più assenteisti: solo 11,2% di presenze, così come il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi, con lo 0,55%. In entrambi i casi risulta molto elevato il dato sulle missioni. Maurizio Lupi, Noi Moderati, pure tra i più intervistati fuori dal Parlamento, si attesta solo al 24%. Il deputato meno presente in assoluto è lo storico leader della Lega Umberto Bossi, col 0,38% di partecipazione alle votazioni, le cui precarie condizioni di salute sono però note. Ci sono poi l'imprenditore Antonio Angelucci, anch'egli in quota Lega, con l'1,44%, Marta Fascina, moglie di Berlusconi, Forza Italia, con l'1,73%, e Giulio Tremonti, ex ministro delle Finanze oggi Fratelli d'Italia, con il 7,5%, presidente della commissione Esteri e spesso in missione.