Le Regioni temono il ritorno in presenza delle scuole al 100%
Oggi nuovo incontro col Governo, la Lega intanto propone di spostare il coprifuoco dalle 22 alle 23
In Italia si discute sulle riaperture, mentre alcune Regioni ritengono che riaprire tutte le scuole sia troppo rischioso. Oggi nuovo incontro tra Governo e Regioni sulle riaperture, preceduto da una riunione del Comitato tecnico scientifico, che raccomanda cautela. Domani o giovedì il Consiglio dei ministri. La Lega avanza già nuove proposte, l'obiettivo è spostare alle 23 il coprifuoco, mentre il commissario per l'emergenza Figliuolo vuole assegnare un target giornaliero di somministrazioni a ciascuna Regione da rispettare quotidianamente e in una settimana, per arrivare all'obiettivo delle 500mila inoculazioni al giorno in tutto il Paese.
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La maggior parte delle Regioni, attualmente in zona arancione, aspira alla zona gialla da lunedì, così da far ripartire le attività di ristorazione almeno all'aperto, ma il tasso di positività è ancora al 6%. Al centro del dibattito finisce, come sempre, la scuola: anche il presidente dell'Emilia-Romagna Bonaccini dice che “servirebbero orari differenziati, in particolare alle superiori”, e se si scaglionassero di “qualche ora alcuni ingressi di lezione, si aiuterebbero anche le amministrazioni locali e le aziende di trasporto pubblico”. “Abbiamo impegnato e prenotato mezzi privati – conclude Bonaccini – ma se la capienza sui bus resta al 50% bisogna raddoppiare il numero dei mezzi”. Anche per il presidente della Lombardia, Fontana, è impossibile avere scuole al 100% e trasporti al 50%.
Per il sesto giorno consecutivo in India sono stati registrati oltre 200mila nuovi casi di coronavirus, nell'ultima settimana numero record di 1 milione 600mila contagiati, e 1.761 vittime nelle ultime 24 ore, per un totale che supera le 180mila.
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