Lite tra Forza Italia e Lega, e in Senato la maggioranza si divide
I leghisti volevano ridurre il canone Rai ma gli azzurri, contrari, hanno votato con le opposizioni
La maggioranza scricchiola e in Senato va due volte sotto con le votazioni. E' scontro tra Lega e Forza Italia sul taglio del canone Rai. L'emendamento leghista proponeva il ritorno ai 70 euro, con un taglio di 20, ma in commissione al Senato è stato bocciato con 12 no e 10 voti a favore. Forza Italia ha dunque votato con le opposizioni, perché sin dall'inizio si era detta contraria a questa proposta. Sarà per una sorta di rivalsa o per chissà quale altro motivo, fatto sta che più tardi ci va di mezzo un emendamento del senatore di Forza Italia Claudio Lotito: respinta la proposta di modifica al decreto Fisco sulla sanità in Calabria. Questa volta è la Lega ad astenersi, mentre Forza Italia e Fratelli d'Italia votavano a favore. Secondo la presidente Meloni, intervenuta ai Med Dialogues di Roma, si tratta solo di “schermaglie”. Naturalmente l'opposizione cavalca il doppio passo falso, “Meloni chiarisca se c'è ancora una maggioranza”, dice Giuseppe Conte, Movimento 5 Stelle, ed anche per il capogruppo in Senato del Movimento, Stefano Patuanelli, “è l'inizio della fine per questa maggioranza”. “Sono in frantumi” osserva la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein, che aggiunge “sono troppo impegnati a litigare tra loro, a competere anziché governare il Paese”. Anche in Europa la maggioranza di Ursula von der Leyen rischia di venire meno, il via libera alla sua commissione passa di misura con un record negativo di voti: 370 sì, solo 10 in più della maggioranza assoluta, 282 no e 36 astenuti. La sua prima commissione fu votata da 460 europarlamentari. Tra i 23 no anche i due indipendenti eletti nel Pd, Cecilia Strada e Marco Tarquinio, e gli 8 leghisti del gruppo dei Patrioti.
Nel video le interviste a Claudio Borghi, senatore Lega, e a Giorgia Meloni, presidente del Consiglio
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