Più tutela per il lavoro, per i diritti dei cittadini e per la sanità pubblica e le pensioni; da nord a sud Cgil e Uil sono scese in piazza contro la manovra del governo Meloni. A Roma, a Piazza del Popolo il rosso delle bandiere della Cgil e il blu di quelle della Uil hanno fatto da cornice alla protesta dei lavoratori del trasporto, della sanità, della scuola, dopo una settimana di polemiche sulle modalità dello sciopero, contestate dalla Commissione di garanzia e limitate dalla precettazione - nel settore dei trasporti - del Ministro Matteo Salvini.
I due leader sindacali si dividono il palco, promettono che la giornata di oggi sarà solo la prima di una lunga serie di iniziative. Uno dei focus della piattaforma della protesta è quello sulle pensioni, la cui mancata indicizzazione taglierà 68 miliardi da qui al 2043; l'altro è quello su lavoro che - grazie a più contratti a termine e part-time - diventa sempre più precario, al di là dei dati in aumento sull'occupazione. Il disagio è anche in settori che, alfieri del made in Italy, una volta non conoscevano crisi.
Nel video le interviste a Pierpaolo Bombardieri, Segretario Generale Uil e Maurizio Landini, Segretario Generale Cgil