Macfrut: tra tecnologie e coltivazioni del futuro, ecco le curiosità
I riflettori sono accesi sulla filiera dell'ortofrutta grazie a una delle fiere più importanti del settore: Macfrut, giunto alla 40esima edizione, sempre più internazionale e sempre più rivolta al futuro. Frutta e verdura di tutti i tipi in esposizione assieme alle nuove strumentazioni disponibili. Si guarda a innovazione delle imprese, agricoltura 4.0 e nuove tecnologie genetiche NBT per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici, ridurre i costi e sostenere la competitività. "Le nuove tecnologie genomiche - spiega Cristiano Fini, presidente nazionale Cia Agricoltori - possono rendere l'agricoltura sostenibile economicamente e per l'ambiente. Non c'entrano niente gli ogm. Ma queste tecnologie sono fondamentali per rendere le piante più resistenti alle malattie e meno bisognose di acque".
Tema attuale sono anche i cibi sintetici, considerati da alcuni il futuro e da altri un rischio, come per Coldiretti: "Per noi non sono una risorsa - afferma Lorenzo Bazzana, responsabile economico Coldiretti - , pensiamo che serva tutta la cautela. Nell'Ue è vietato usare ormoni per produrre carne, quindi non vediamo perché un percorso di laboratorio debba essere autorizzato per una proliferazione cellulare".
Macfrut da anni è un punto di riferimento per gli approfondimenti scientifici nel settore che coinvolgano istituzioni, esperti, tecnici e produttori. E dove le risorse umane vengono meno, con la carenza di manodopera nei campi, la tecnologia aiuta le raccolte e la produzione. Un esempio sono i droni che raccolgono di mele: "Riconosco il colore della mela - svela Stefan Scharrer, founder Darwin &Tevel - . La raccolta è completamente automatizzata e rende il sistema economicamente sostenibile e la raccolta di grande qualità".
Nel video le interviste a Cristiano Fini (presidente nazionale Cia Agricoltori), Lorenzo Bazzana (responsabile economico Coldiretti) e Stefan Scharrer (founder Darwin &Tevel)
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