Maltempo: bilancio pesantissimo a Cervia; devastata la pineta di Milano Marittima. 2milioni i soli danni pubblici
Un patrimonio naturale inestimabile andato distrutto in poco meno di dieci minuti. La tromba d'aria che ha investito Milano Marittima ha lasciato dietro di sé il caos: 2.200 le piante cadute o da abbattere, tra cui pini marittimi secolari. Sui viali macchine schiacciate da tronchi d'albero, marciapiedi divelti, dieci abitazioni private e cinque stabilimenti balneari danneggiati. Sulla spiaggia i lettini distrutti e accatastati dal forte vento.
Ferita a una gamba, una donna è stata accompagnata di fretta al "Bufalini" di Cesena. Sette le persone sfollate che sono state sistemate in albergo.
La tipica solidarietà romagnola si è però fatta sentire: i bagnini hanno fatto squadra e gli stabilimenti danneggiati hanno ripreso l'attività. La linea ferroviaria è stata ripristinata e le strade principali sono state riaperte al traffico.
Il governatore dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini si è catapultato sul posto e ha chiesto l'estensione dello stato d'emergenza nazionale. Il maltempo ha coinvolto tutta la costa adriatica, dall'Emilia Romagna alla Puglia. A Taranto, un disperso. A Pescara, chicchi di grandine grossi come arance, caduti improvvisamente dal cielo, hanno ferito almeno una ventina di persone. Ad Ancona, strade e sottopassaggi allagati.
Filippo Campo Antico