Maltempo. "Situazione apocalittica" in Veneto. L'emergenza meteo si sposta al sud
Isolato l'Agordino, nel bellunese, continuano le frane, case crollate e “una viabilità - quella descritta dal Presidente della Regione Luca Zaia – che non c'è più”.
Centinaia di tronchi strappati al terreno dalla furia del vento sono finiti nella diga del Comelico, in Val Visdende, ricoprendola completamente di alberi.
È corsa contro il tempo anche per ripristinare la percorribilità del ponte Bailey di Ponte della Priula, le cui bretelle sono state devastate dalla piena del Piave.
Secondo Zaia, ci sono "almeno un miliardo di euro di danni".
Preoccupazione anche in Liguria per lo sversamento in mare di carburante dai 211 yacht affondati, arenati o dispersi dopo la mareggiata di lunedì scorso che ha distrutto il porto di Rapallo. "Il Presidente Conte mi ha assicurato - ha dichiarato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, commentando la richiesta di aiuto - che il Governo concederà lo stato di emergenza e già in settimana arriveranno i primi provvedimenti".
E dopo Val di Fiemme, in Trentino, distrutta in Friuli, nella zona di Tarvisio un'altra foresta.
Per le zone più colpite, in particolare proprio Liguria, Veneto e Friuli Venezia Giulia, il governo pensa allo stop di tasse e cartelle esattoriali.
L'ondata di maltempo prosegue anche in Emilia-Romagna con un'allerta arancione che riguarda la pianura emiliana orientale e la costa ferrarese dovuti alla propagazione della piena del Po, mentre criticità gialla per la pianura emiliana centrale.
E mentre il Nord e il Centro Italia, fanno i conti con i danni provocati dal maltempo, l’emergenza meteo si sposta al Sud.
In Sicilia scuole chiuse a Palermo, Trapani ed Agrigento, mentre dieci comuni del Nisseno si trovano senza acqua potabile. La Protezione Civile ha diffuso l’allerta rossa fino a stasera.
Silvia Sacchi