POLITICA

Manovra italiana, via libera della Camera dopo la maratona notturna. Ora passa al Senato

Arriva il disco verde dell'Aula di Montecitorio alla Manovra. Testo approvato con 197 voti a favore, 129 contrari e due astenuti, dopo una seduta fiume durata tutta la notte. Protesta delle opposizioni per due emendamenti presentati dall'esecutivo dopo la fiducia, confermata con 221 sì, 152 no e 4 astenuti. La palla ora passa al Senato, che esaminerà la legge di bilancio dal 27 dicembre. L'ok definitivo dovrà arrivare entro il 31, per evitare l'esercizio provvisorio.

Manovra dunque all'ultimo miglio: tra le misure più importanti quelle contro il caro energia, ma anche cuneo fiscale, pensioni, giustizia e autonomia, oltre alla cosiddetta tregua fiscale. "Il nostro obiettivo - commenta Ylenja Lucaselli di Fratelli d'Italia - era mettere in sicurezza gli italiani da caro energia e inflazione e questo obiettivo sarà raggiunto". "Era anche una prova di credibilità politica - afferma Alessandro Cattaneo di Forza Italia - e ci siamo fatti trovare pronti, dimostrando solidità e coerenza".

Soddisfatta anche la Silb-Fipe Confcommercio Emilia-Romagna per la misura che permette di usare i voucher per i lavoratori occasionali di discoteche, night club e sale da ballo. “Una decisione di buon senso che va verso semplificazione e sburocratizzazione”, commenta il presidente Gianni Indino.

Contraria l'opposizione, che critica anche le limitazioni al Reddito di Cittadinanza. "Questa legge di bilancio dà a chi ha di più e toglie a chi ha di meno - attacca Debora Serracchiani del Partito Democratico -. E' ingiusta e inadeguata". "Lo smantellamento del Reddito di cittadinanza, unito all'indifferenza per le buste paga da fame e la liberalizzazione del lavoro precario - dice Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle - dimostrano che avete una visione distorta del mondo del lavoro". Di avviso contrario la Lega: "Se facciamo passare il principio che l'Rdc - spiega Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera - serve a salvare dalla miseria e dall'assenza di lavoro e poi facciamo passare l'idea che si può rifiutare un lavoro che rispetta le regole sindacali e dello Stato, stiamo dicendo che questo strumento è un'alternativa al lavoro e allora così non può funzionare".

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