Mattarella ricorda il massacro di Stazzema: “Una grande eredità morale è stata lasciata dai sopravvissuti”
La dichiarazione del Presidente della Repubblica a 80 anni dalla strage nazifascista. Il 12 agosto 1944, in poco più di tre ore, furono massacrati 560 persone, fra donne, vecchi e bambini
Sant'Anna di Stazzema è "un sacrario europeo del dolore, e un simbolo di riscatto di quella rinascita umana e civile che ha saputo opporsi alla barbarie, generando democrazia, libertà, pace, laddove si voleva cancellare ogni speranza. Ai discendenti e alle genti di Stazzema, che rinnovano oggi il dolore della propria comunità per lo sterminio dei propri cari, va il sentimento commosso dell'intera Nazione. Una grande eredità morale è stata lasciata dai sopravvissuti. La Repubblica può qui riconoscere le sue radici". Lo dice il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a 80 anni dalla strage nazifascista di Sant'Anna di Stazzema.
Alle prime luci dell’alba del 12 agosto 1944, alcuni reparti di SS accompagnati da fascisti e collaborazionisti salirono nel paesino di Sant’Anna di Stazzema, nel lucchese, e compirono una strage. Gli uomini del paese si rifugiarono nei boschi per non essere deportati, mentre donne, vecchi e bambini, sicuri che nulla sarebbe capitato loro in quanto civili inermi, restarono nelle loro case. Alle sette il paese era circondato. In poco più di tre ore furono massacrati 560 innocenti. Chiusi nelle stalle dai nazisti vennero uccisi a colpi di mitra e bombe a mano. I tedeschi diedero poi fuoco alle case per distruggere e cancellare ogni traccia e interrompere definitivamente ogni collegamento fra le popolazioni civili e le formazioni partigiane nella zona.
A metà degli Novanta venne scoperto un armadio contenente centinaia di fascicoli archiviati sulle stragi nazifasciste in Italia. Cominciò allora un lavoro di ricerca che portò nel 2004 al processo contro i responsabili ancora viventi dell’eccidio di Sant’Anna. Il processo di concluse con la condanna all’ergastolo di dieci ufficiali e sottufficiali che avevano partecipato all’azione. La sentenza venne confermata in Appello e Cassazione, ma non potè mai essere applicata. Nel 2012 la procura di Stoccarda archiviò l’inchiesta dopo aver rifiutato l’estradizione delle ex SS.
“Il testimone della memoria e dell’impegno – continua il Presidente della Repubblica – continuerà, come a Sant’Anna di Stazzema, a passare di mano in mano, per ricordarci che si tratta di crimini imprescrittibili, per accompagnarci sulla strada della civiltà e della pace, sconfiggendo chi fa crescere l’odio”.
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