Medaglia d’argento al merito civile a Casteldelci, 78 anni fa l'eccidio di Fragheto
Il 7 aprile del 1944, Fragheto, frazione del comune di Casteldelci, fu teatro di uno spietato eccidio, commesso nell'ambito del rastrellamento nel quale i nazifascisti trucidarono 30 persone - 15 donne, sette bambini, sei anziani e due giovani - e 15 partigiani catturati nel corso degli scontri con la brigata Garibaldi Romagnola. L’azione non si conclude in quella giornata ma si trasferisce il giorno successivo a Ponte Carattoni, oggi dedicato agli Otto Martiri uccisi per mano nazifascista. Il giorno precedente erano stati catturati otto prigionieri, condotti poi sul greto del fiume Senatello e lì fucilati.
Oggi una cerimonia di commemorazione a Casteldelci, a cui è stata conferita la Medaglia d’argento al merito civile con questa motivazione: “Piccolo centro, durante l’ultimo conflitto mondiale, avendo fornito momentanea ospitalità ad un gruppo di partigiani, veniva sottoposto a una feroce e cieca rappresaglia da parte delle truppe tedesche, che trucidarono trenta suoi cittadini, in maggioranza anziani, donne e bambini e distrussero l’intero abitato”.
Fra i presenti, oltre al sindaco Fabiano Tonielli, la presidente dell’Assemblea legislativa Emma Petitti che ha detto: “È nostro dovere ricordare fatti drammatici e atroci come quello accaduto qui a Fragheto 78 anni fa. Un episodio che appartiene alla storia di un intero paese in guerra, di gente che a vent’anni ha messo a repentaglio la propria vita con un’idea di libertà in testa. Ed è grazie al sacrificio di quelle persone se oggi possiamo vivere in democrazia e libertà”. Petitti ha anche ribadito l’impegno della Regione per la conservazione della memoria. Alla commemorazione c'era anche Beppe Gabrielli, sopravvissuto alla strage. "Una ferita che non si cancella e che dobbiamo continuare a ricordare, per la libertà, i diritti e la pace", ha commentato la sindaca di Santarcangelo di Romagna, Alice Parma.
[Banner_Google_ADS]