Meloni e le donne, 8 marzo giornata dell'orgoglio
Oggi 8 marzo è la Giornata internazionale della donna. Stamani celebrazioni in Quirinale, con Mattarella e la Meloni. "Il fatto di essere sottovalutate è un grande vantaggio, perché spesso non ti vedono arrivare", afferma la premier. L'obiettivo dichiarato "è nominare in una società partecipata statale la prima amministratrice delegata" e la convinzione è che siano maturi i tempi per una donna presidente della Repubblica, visto che "non ci saranno più ruoli preclusi alle donne". Giorgia Meloni guarda indietro e ricorda quanta strada ha fatto e con quali commenti maschili come quando i colleghi ridevano la prima volta "che mi sedetti sullo scranno più alto della Camera come vicepresidente".
La prima donna presidente del Consiglio in Italia parlando alla vigilia dell'8 marzo "che deve essere una giornata di orgoglio e consapevolezza di quello che noi possiamo fare, piaccia o no agli altri" e si scopre leader anche nel motivare le donne, le sprona a non fermarsi un passo indietro, a non sottostimarsi e promette, intervenendo alla presentazione del nuovo allestimento della Sala delle Donne alla Camera, dove è stata aggiunta la sua foto, un impegno quotidiano alle donne "costrette ad affrontare difficoltà molto grandi per vedere affermato il proprio talento e riconosciuti i loro sacrifici, un impegno a trovare soluzioni perché possano affermarsi pienamente, senza per questo fare rinunce di ogni genere".
Del resto è indubbio che Meloni premier abbia provocato, accelerato una specie di domino virtuoso: nel giro di pochi mesi l'Italia, sembra aver messo il turbo con Silvana Sciarra, prima donna eletta dal Parlamento come giudice presso la Corte costituzionale italiana, Margherita Cassano prima donna presidente di Cassazione e Elly Schlein, prima donna leader della segreteria del Pd che tra l'altro ha portato un boom di nuovi iscritti al partito.
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