34 milioni di euro per aprire 3 centri di accoglienza per migranti in Albania. Il ministero dell'Interno italiano ha pubblicato il bando per la realizzazione e la gestione delle strutture fuori dal Paese. Prende corpo l'accordo siglato a novembre tra Roma e Tirana, che era stato momentaneamente congelato da una sentenza della Corte Suprema albanese. Le tre strutture ospiteranno circa 1000 migranti ognuna, tra questi non potranno esserci persone classificate come “vulnerabii”, donne incinta e minori.
Nelle intenzioni del governo italiano in Albania dovrebbero finire le persone imbarcate dalle autorità italiane coinvolte nel soccorso in mare - Guardia Costiera, Guardia di Finanza e Marina Militare, ma non i migranti soccorsi dalle navi delle ong. Durante il periodo di permanenza in Albania i migranti non potranno uscire dai centri, potranno però vedere avvocati, rappresentanti di organizzazioni internazionali e dell’Unione Europea che intendono fornire assistenza legale ai richiedenti asilo, come previsto dalle leggi italiane, albanesi ed europee.
Da più parti si sollevano dubbi legati al rispetto del diritto internazionale ed europeo; non solo vista la volontà del Governo Meloni di accelerare i tempi ed aprire i centri entro la fine di maggio le opposizioni bollano la misura come “uno spot elettorale in vista delle elezioni europee di giugno”.