Migranti, Ok del CDM al Decreto Flussi. +Europa: "Il Governo modifichi la legge Bossi-Fini"
Via libera del Consiglio dei Ministri al dpcm con la programmazione dei flussi dei migranti. Il provvedimento - approvato a sorpresa ieri - incrementa le quote di ingresso regolari, consentendo l'arrivo di lavoratori stranieri di cui l'Italia ha forte necessità. Per il triennio 2023-2025 il Governo prevede 452.000 ingressi legali rispetto a un fabbisogno di 833.000 unità. Estese le categorie professionali e i settori produttivi coinvolti: oltre ad elettricisti ed idraulici, anche badanti, infermieri, lavoratori nel trasporto passeggeri con autobus e per la pesca. Prevista anche una quota aggiuntiva per il 2022: 40 mila persone in più, per rispondere alla domanda di lavoro stagionale nei settori agricolo e turistico-alberghiero. Confagricoltura, che da tempo lancia l'allarme sulla carenza di manodopera, ora spera nella definitiva adozione del provvedimento, perché le colture nei campi – avverte - non possono aspettare. “Il Governo – commenta il Segretario di +EUROPA Riccardo Magi - deve prendere atto che il nostro paese e il nostro sistema produttivo hanno necessità di un numero crescente di lavoratori stranieri. L'ultimo Decreto flussi prevedeva 80.000 posti e nella giornata del “Click day” sono arrivate oltre il triplo delle richieste dalle aziende italiane. Il problema però è uscire dal sistema del Decreto flussi e modificare la legge Bossi-Fini. Su questo il Governo non c'è ancora arrivato. La schizofrenia che vive il nostro paese è dovuta proprio a questo: c'è un numero crescente di persone che premono per entrare e c'è una necessità di ingressi. Eppure – conclude - non si riesce a modificare la legge per renderli legali e controllati”.
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