In Senato, dove si sta mettendo a punto il decreto Milleproroghe che andrà in aula la prossima settimana, la maggioranza è andata incontro alle richieste dei gestori degli stabilimenti balneari e ha raggiunto una intesa su tre punti: proroga di cinque mesi dei termini della mappatura (per rilevare il grado di disponibilità della 'risorsa spiaggia'), slittamento di un anno della messa a gara delle concessioni e apertura di un tavolo di confronto a Palazzo Chigi. Una parte della maggioranza, la componente Fratelli d’Italia - che esprime il Ministro del Turismo, ha cercato di evitare la proroga tout court.
Il rinvio della messa a gara delle concessioni, che scadranno quindi a dicembre 2024, aprirà un fronte con l'Unione europea e anche con il Consiglio di stato, che chiedono le gare sui permessi, come direttiva di Bruxelles prevede. Una riforma temuta dai balneari italiani che temono la competizione dei grandi gruppi europei. L’opposizione va all’attacco accusando il governo di aver ceduto ad interessi clientelari, l’Alleanza Verdi Sinistra annuncia l’invio di una lettera all’Unione Europea per chiedere la procedura di infrazione nei confronti dell’Italia. La soluzione definitiva della questione è, ancora una volta dal 2006, anno di approvazione della direttiva europea sulle concessioni, tutt’altro che vicina.
Nel servizio l'Intervista di Antonello De Fortuna a Daniela Santanchè - Ministro del Turismo