ECONOMIA

Nomine Ue e riflessi economici. L'esperto: "Crescita frena se Italia penalizzata per scelte politiche"

Dopo le recenti nomine ai vertici dell'Unione europea, vediamo quali prospettive economiche si prospettano assieme all'esperto

Per il blocco dei 27 comincia un nuovo capitolo politico, ma anche economico. Le recenti nomine hanno riflessi sui Paesi Ue, compresa l'Italia. Fratelli d'Italia non ha votato la riconferma di Von der Leyen alla guida della Commissione e ci si interroga dunque se ciò possa essere un boomerang per lei e per le economie ad essa collegate, come San Marino.

"La risposta al momento è difficile da dare perché occorre aspettare le scadenze di settembre - commenta Gian Maria De Francesco, giornalista economico de Il Giornale -. Bisogna vedere come sarà organizzato il piano strutturale dell'Italia. La correzione dovrebbe essere intorno ai 12 miliardi. Ciò che invece sarà doloroso sarà la correzione sul debito dopo il 2031. Bisogna vedere anche come verrà trattata l'Italia nel momento in cui si formerà la seconda commissione Von der Leyen. Se non avrà nomine di peso sarà penalizzata, nonostante sia uno dei Paesi fondatori. Questo potrebbe aprire la porta a un ulteriore rafforzamento delle forze centripete, come in Francia. Ma non usare senso di responsabilità significa frenare non solo la crescita dell'Italia, ma dell'Europa tutta".

Nel video l'intervista a Gian Maria De Francesco, giornalista economico Il Giornale

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