Nuovo Dpcm, Conte e Gualtieri: “4,3 miliardi ai Comuni e 400 milioni per generi alimentari ai cittadini”
Dura replica del governo italiano alle parole della presidente della commissione Ue, Ursula Von Der Leyen, che aveva bollato i coronabond come uno "slogan sul quale non stiamo lavorando"
Giuseppe Conte ha annunciato un nuovo Dpcm per far fronte all'emergenza alimentare causata dal coronavirus. “Sappiamo che ci sono tante persone che soffrono, c'è chi addirittura ha difficoltà a comprare generi alimentari. Ho firmato il Dpcm, giriamo 4,3 miliardi ai Comuni e aggiungiamo 400 milioni con ordinanza della Protezione civile con il vincolo di utilizzare queste somme per le persone che non hanno i soldi per fare la spesa. Da qui nasceranno buoni spesa ed erogazioni di generi alimentari", dice il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa a Palazzo Chigi. Mentre il ministro Roberto Gualtieri assicura che "nessuno sarà lasciato da solo" e annuncia che, accanto a questa prima misura si sta lavorando per "rafforzare e allargare" la platea dei beneficiari del bonus da 600 euro. Una sorta quindi di reddito "di emergenza". E non ci sarà alcuna riforma fiscale, ha sottolineato.
Intanto i Comuni, "già da domani" avranno a disposizione risorse fresche per aiutare i più deboli: "Arrivano centinaia di richieste da famiglie in difficoltà economiche e sociali, faremo la nostra parte" assicura il presidente dell'Anci, e sindaco di Bari Antonio Decaro, parlando, in videoconferenza, di un provvedimento che consente "una risposta veloce a chi ne ha bisogno". L'esecutivo intanto corre per rendere operative le misure del decreto: è andato in Gazzetta Ufficiale il nuovo regolamento per accedere al Fondo Gasparrini per sospendere i mutui prima casa, esteso anche agli autonomi, senza necessità di presentare l'Isee ma mantenendo il tetto di 250mila euro di mutuo.
Spazio anche alle domande dei giornalisti che hanno chiesto un commento alle parole della presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen secondo la quale - come dichiarato in un'intervista alla Dpa - "i coronabond sono un tormentone e nessuno ci sta lavorando". "Mi batterò fino all'ultima goccia di sudore per ottenere una risposta europea forte e coesa, c'è un appuntamento con la storia e la Ue deve essere all'altezza", ha risposto Giuseppe Conte. "Il compito della proposta non lo abbiamo rimesso alla presidente Von Der Leyen", ha proseguito. "Abbiamo dato incarico all'eurogruppo 14 giorni - ha spiegato Conte - per elaborare delle proposte, al plurale, che il prossimo Consiglio europeo possa prendere in considerazione". "Parole sbagliate" per il ministro Roberto Gualtieri. Quella indicata nella lettera dei nove capi di Stato europei "è la risposta più adeguata per uno shock simmetrico sull'economia e tutti devono essere all'altezza della sfida, anche la presidente della commissione europea".
Il presidente Conte ha risposto a una domanda sulla possibilità di una ripresa delle attività economiche "non essenziali" fermate per l'emergenza coronavirus: "A inizio settimana ci metteremo al lavoro per confrontarci con il Comitato tecnico scientifico che sta continuamente aggiornando i dati anche in questa prospettiva e poi valuteremo insieme". Per quanto riguarda la scuola Conte conferma quanto detto dalla ministra Azzolina: "Credo anche io che la sospensione delle attività didattiche proseguirà ragionevolmente: non c'è una prospettiva di tornare il 3 aprile alle attività didattiche ordinarie"