"Qualcuno vuole mettermi in trappola". Lo ha detto Louis Dassilva, questo pomeriggio in un programma tv, parlando dell'omicidio di Pierina Paganelli, la pensionata di 78 anni ritrovata cadavere la mattina del 4 ottobre 2023, uccisa con 29 pugnalate nel garage di via del Ciclamino a Rimini. Louis, 35 anni, di origine senegalese, ha negato ogni sospetto e ha smontato le illazioni che lo vedevano coinvolto sentimentalmente con la 53enne vicina di casa e nuora della vittima, Manuela Bianchi. "Qualcuno sta cercando di mettermi in mezzo", ha detto, ma alla domanda se questo qualcuno potesse anche essere la Bianchi ha risposto "potrebbe". Il caso di Pierina Paganelli, uccisa in quello che è apparso un gesto d'impeto visto anche il gran numero di coltellate, rimane ancora un mistero. Louis e la moglie Valeria Bartolucci, pur non essendo indagati, si sono da tempo rivolti ad legale, Riario Fabbri, che una decina di giorni fa ha dato incarico alla criminologa forense Roberta Bruzzone. Louis e la moglie, Manuela Bianchi e il fratello Loris, sono stati fin da subito attenzionati dagli investigatori della squadra mobile, coordinata dal sostituto procuratore Daniele Paci, come possibili sospettati. Di fatto gli inquirenti hanno sempre pensato che l'omicidio di Pierina fosse avvenuto in un ambito circoscritto e che l'omicida avesse motivi personalissimi per agire. Ma se Manuela e Loris si sono dati un alibi a vicenda, sostenuto anche dalla figlia minorenne di lei, dicendo che erano tutti e tre a cena insieme al momento dell'omicidio (le 22.15 del 3 ottobre 2023), per Louis e Valeria la cosa è diversa. Valeria dormiva in camera da letto e Louis era sul divano in un'altra stanza. I quattro, prima difesi dallo stesso studio legale, hanno di recente diviso le proprie strade avviando una strategia difensiva di accuse reciproche.