OMICIDIO RIMINI

Omicidio Pierina: nuovi sopralluoghi in via del Ciclamino

Nel garage luogo del delitto sia i difensori di Dassilva che il sostituto procuratore

Per gli inquirenti il lavoro non è certo terminato con l'arresto di Louis Dassilva. Quadro a prima vista indiziario; nessuna prova schiacciante, pare. Da qui, forse, il nuovo sopralluogo – ieri – della Squadra Mobile nel complesso condominiale di Via del Ciclamino; specie nel garage dove Pierina Paganelli venne brutalmente uccisa con 29 fendenti. Si è parlato di ulteriori esami. In precedenza, nel corso della mattinata, anche Riario Fabbri - Legale dell'unico indagato - si sarebbe recato sulla scena del crimine, insieme ad un pool di avvocati a supporto.

Ogni elemento, infatti – da cogliere di persona -, potrebbe rivelarsi prezioso nell'elaborazione della strategia difensiva, in vista del processo. Nell'ordinanza del Gip Cantarini, come è noto, sarebbe stato individuato il movente dell'assassinio nel timore fosse scoperta la presunta relazione extraconiugale fra Dassilva e la nuora della vittima. Apparentemente decisive, fino ad ora, le immagini colte dalla videosorveglianza. Come quelle a bassissima risoluzione nelle quali – secondo la tesi accusatoria – comparirebbe il 34enne senegalese in un breve intervallo temporale dopo le 22 del 3 ottobre; e ciò andrebbe a demolire il suo alibi.

Ma l'attenzione della Procura si sarebbe focalizzata anche su altre riprese, memorizzate dalla telecamera di una vicina farmacia. In questo caso Dassilva sarebbe stato inquadrato prima delle 20 – riferiscono i media riminesi – e con abiti diversi rispetto a quelli successivamente consegnati alla Polizia. Circostanza che – ad avviso degli inquirenti – avrebbe confermato una tendenza dell'arrestato a depistare le indagini.

Sullo sfondo della vicenda una complessa rete di relazioni familiari e personali; sfociata a tratti in episodi di aperta conflittualità, è stato raccontato. A credere fermamente nell'innocenza di Louis – a quanto pare – la moglie Valeria; che nelle scorse ore si sarebbe recata in Tribunale nella speranza di ottenere un nullaosta per far visita al marito, detenuto ai “Casetti”. Il Giudice per le Indagini Preliminari non sarebbe però stato presente in sede.

[Banner_Google_ADS]

I più letti della settimana:

Questo sito fa uso di cookie, anche di terze parti, necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella privacy e cookie policy.
Per maggiori dettagli o negare il consenso a tutti o alcuni cookie consulta la nostra privacy & cookie policy