Parcheggi disabili: oltre 550 le violazioni accertate dalla Polizia Locale nel 2019
C'è anche chi ha utilizzato un permesso appartenuto a una persona deceduta
PIù che “furbetti del parcheggio”, si tratta di 'incivili del parcheggio', sono quelli che lasciano l'auto negli stalli di colore giallo, riservati ai disabili, senza averne diritto. Casi in aumento, dice la Polizia Locale, che lo scorso anno ha aumentato i controlli: nel 2019 ci sono state 305 violazioni di questo tipo accertate dai vigili, 56 in più rispetto al 2018. Oltre alla sanzione amministrativa, c'è anche la decurtazione di due punti dalla patente di guida. A queste violazioni si aggiungono altri 253 verbali che riguardano “l’inosservanza delle prescrizioni nell’uso delle strutture per invalidi”, cioè quando il posto auto, che è stato assegnato dal Comune al disabile nelle vicinanze della sua abitazione o luogo di lavoro, è occupato da altra persona, pur provvista di regolare contrassegno.
Lo spazio è individuato da un’apposita segnaletica che riporta gli estremi del contrassegno invalidi rilasciato al soggetto autorizzato ad usufruirne. Anche in questo caso le violazioni contestate sono in deciso aumento rispetto al 2018, quando ne sono state contestate 155. Infine sono 4 i verbali elevati dalla Polizia Locale per incongruenze con autorizzazioni non reali o non corrispondenti ad autorizzazioni regolarmente rilasciate, come nel caso di fotocopie di contrassegni regolari, concessi a famigliari o conoscenti e usati in maniera irregolare.
C'è anche chi ha utilizzato un permesso appartenuto a una persona deceduta.
“Un fenomeno che lede i diritti di una fascia più vulnerabile della popolazione - spiega l’assessore alla Polizia Locale, Jamil Sadegholvaad – Ed è proprio a tutela delle persone disabili e con difficoltà di deambulazione e per garantire pari opportunità di muoversi sul territorio che l’Amministrazione attraverso la Polizia Locale continuerà nella sua azione di contrasto di un fenomeno sgradevole e non in linea con una comunità rispettosa dei diritti di tutti”.