Parco eolico off-shore, Legambiente e Comune di Rimini: "Basta ostilità verso il progetto"
Per l'associazione, "Rimini può accogliere la sfida di essere all’avanguardia della conversione ecologica"
È ancora un sì convinto quello di Legambiente Emilia-Romagna al parco eolico off-shore davanti alla costa riminese. E lo è sempre più dopo l'incontro pubblico voluto dalla stessa associazione con la società proponente il progetto, Energia Wind 2020.
“Per quanto accogliamo favorevolmente l’avanzare dell’iter del progetto, ci auguriamo di vedere finalmente realizzato un impianto chiave che produrrebbe 330 MW di potenza di energia rinnovabile installata. Il rincaro dell’energia, dovuto principalmente alla dipendenza delle fonti fossili, ha duramente colpito tutta l’economia del territorio che stava dando i primi segnali di ripresa post pandemia”, commenta Legambiente Emilia-Romagna. Che sottolinea come la provincia di Rimini deve fare i conti con un deficit energetico che mina la stabilità economica del comparto turistico.
Incassata la volontà di Energia Wind 2020 di allontanare la prima fila di pale a 12 miglia nautiche dalla spiaggia, anche il Comune di Rimini non ha più dubbi molti dubbi. “Come Comune di Rimini - commenta assessore all’Ambiente Anna Montini - attendiamo la risposta integrale alle nostre osservazioni al progetto, ma accogliamo positivamente l’opzione sull’allontanamento dell’impianto". La stessa Montini ricorda l’assenso ad altre opere come il rigassificatore di Ravenna, molto più nocivi sia dal punto di vista estetico che dell’impatto ambientale e sulla salute dei cittadini, che vengono approvati in tempi record e senza alcuna ostilità da parte del comparto turistico-economico. E chiosa: “Gli effetti del cambiamento climatico non sono più un’opinione, come dimostrano le recenti mareggiate sulla costa”.
Giovanni Selano di Energia Wind 2020 rassicura anche sull'efficacia: “Parliamo - ha detto - di oltre 700 MW di produzione in media annua, quanto basta per coprire il 45% dei consumi procapite della provincia di Rimini”. A mettere in prospettiva l’importanza dell’opera, ancora l’assessore Montini: “Secondo una mappatura del Comune di Rimini, sono oltre 2.600 gli impianti fotovoltaici presenti sul territorio e raggiungono una produzione di 32 MW”, quindi circa un decimo di quanto potrebbe produrrebbe l’impianto off-shore.
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