Perché è importante leggere? E, tra carta e schermo, come lo fanno le diverse generazioni? Domande alle quali risponderanno scrittori, giornalisti e scienziati ospiti del Festival del giornalismo culturale di Urbino, in programma dal 6 all'8 ottobre. Uno spazio per dialogare e riflettere su ciò che ci circonda. Filo conduttore di quest'anno è proprio la lettura, spiega Lella Mazzoli, sociologa e co-direttrice dell'evento. "Leggere - dice - è la base per il buon giornalismo, culturale ma non solo, per comprendere il mondo".
All'interno del festival la lectio magistralis della scrittrice Rosella Postorino, la presenza di Serena Dandini e interventi di giornalisti come Andrea Vianello, direttore di Rtv, Giorgio Zanchini, Piero Dorfles, Alessandra Sardoni, Lucia Goracci e il critico letterario Marino Sinibaldi, solo per citarne alcuni.
Non potevano mancare approfondimenti su ChatGPT e l'intelligenza artificiale. Come ogni anno sarà presentata una ricerca. "Abbiamo chiesto a un campione di 2mila ragazzi tra i 14 e i 19 anni, la cosiddetta generazione Z, come leggono, cosa leggono, quando lo fanno e da chi sono influenzati", anticipa Mazzoli. E' emerso che lo fanno soprattutto sugli schermi, ma per un romanzo preferiscono ancora la carta.
Nel servizio l'intervista a Lella Mazzoli (sociologa e co-direttrice del Festival)