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Post con bestemmia: il prof e consigliere chiede scusa

Filippo Zolesi: "Il commento nasce in un momento di sdegno e rabbia politica che ho espresso, da toscano ateo e laico"

29 ott 2022
Foto @Facebook (Filippo Zolesi)
Foto @Facebook (Filippo Zolesi)

Chiede scusa per aver "urtato la sensibilità religiosa dei miei concittadini" il consigliere di Sinistra Progetto Comune al Quartiere 4 di Firenze, Filippo Zolesi, autore di un post su Facebook con bestemmia circa la nuova denominazione del ministero dell'Istruzione. Pubblicazione che nei giorni scorsi aveva suscitato polemiche e ieri l'intervento del ministero dell'Istruzione. "Il commento nasce in un momento di sdegno e rabbia politica che ho espresso, da toscano ateo e laico, nella forma a tutti nota - spiega Zolesi in una nota -. Nelle mie intenzioni non vi era quella di offendere i credenti di religioni monoteistiche. Capisco però che l'accaduto, sia per il contenuto del singolo post che per come è stato riportato all'attenzione dell'opinione pubblica, abbia generato critiche politiche, da una parte, e, dall'altra, possa aver offeso la sensibilità religiosa dei miei concittadini".

A prescindere dalla "strumentalizzazione politica in atto da parte della destra", aggiunge Zolesi, "mi dispiaccio quindi per aver urtato la sensibilità religiosa dei miei concittadini ed in particolare della comunità dell'Isolotto". Per questo motivo, conclude "offro pubblicamente le mie scuse alle persone ed alle comunità il cui sentimento religioso è stato offeso". Dopo la pubblicazione del post, esponenti di Fdi del Comune e del Consiglio regionale hanno chiesto le dimissioni di Zolesi che aveva risposto parlando di "ridicola caccia alle streghe". Sinistra italiana Firenze è poi intervenuta parlando di un "becero tentativo" di Fdi di "distogliere l'attenzione dal progetto regressivo di scuola che stanno mettendo in pratica". Ieri, il ministero dell'Istruzione e del merito ha chiesto all'Ufficio scolastico regionale per la Toscana "di verificare la compatibilità dei fatti accaduti con i doveri e le responsabilità che l'ordinamento prevede per un docente".





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