Il 24 novembre sindaci e consiglieri comunali eleggeranno il nuovo presidente della provincia di Rimini, che prenderà quindi il posto di Riziero Santi, giunto alla scadenza del mandato. Il centrosinistra, con ogni probabilità, candiderà il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad. Che con facilità sarà così anche il nuovo presidente, visto che il centrosinistra detiene la maggior parte dei municipi, inclusi i più numerosi, eccetto Bellaria. Il centrodestra invece – ricostruisce Il Resto del Carlino – è a un bivio: o punteranno ad una candidatura di bandiera – si fa il nome del sindaco di San Leo, Leonardo Bindi – oppure sosteranno lo stesso Sadegholvaad. Questo consentirebbe di riconoscere al sindaco di Rimini il ruolo di interlocutore con il quale i parlamentari di governo si confronteranno per le necessità del territorio, togliendo così peso politico ad Andrea Gnassi.
Riziero Santi, intanto, sulle pagine del Corriere Romagna, traccia il bilancio del suo mandato. "Ci ho messo cuore, testa e impegno", afferma, ricordando il ruolo della provincia come cabina di regia durante i due anni pandemici. Riguardo alla responsabilità su scuole e viabilità, fa parlare i numeri: "Nel settore dell'edilizia scolastico abbiamo portato gli investimenti dai 760mila euro del 2018 agli attuali 26milioni e 778mila euro". Ammette poi di aver votato a favore della cancellazione delle province, ma "in questo quadro istituzionale, ritengo le province indispensabili per la sopravvivenza dei piccoli comuni", in quanto organo di coordinamento e per impedire ai grandi comuni di "fare il pieno di servizi e risorse"