La Fiat punto nera sulla quale si trovavano Giulia Cecchettin e l'ex fidanzato Filippo Turetta era "ancora in movimento almeno fino alla notte scorsa". Lo ha confermato il criminologo Edoardo Genovese, che sta assistendo in queste ore le famiglie dei due ragazzi. La vettura che sabato notte è stata registrata in transito ai confini tra Veneto e Friuli Venezia Giulia, è stata intercettata un'ultima volta ancora ieri notte, in uscita o in entrata, da un varco elettronico targsystem in una zona dell'alta provincia di Belluno. Finora tuttavia gli accertamenti in quell'area non avrebbero portato a risultati.
Grande attenzione è focalizzata anche all'attigua zona della foresta del Cansiglio, anche questa a cavallo tra le due regioni. Una delle ipotesi formulata dagli investigatori, infatti, è che il ragazzo potrebbe essersi diretto in quella direzione essendo un appassionato della montagna.
Prima della scomparsa, le ultime tracce sono state: L'sms di Giulia alla sorella, alle 22.43, dopo il quale non ha più risposto, e il cellulare del ragazzo agganciato da una cella telefonica a Fossò, un paese del veneziano vicino a Vigonovo. Poi il silenzio, prima della novità arrivata nel pomeriggio di lunedì: la conferma che gli occhi elettronici di alcuni comuni del pordenonese avevano rilevato la targa della Punto nera transitare sabato notte, ad una cinquantina di chilometri dalla casa di Giulia.