AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO

Rapporto sull'uso dei medicinali: preoccupa il maggior consumo di antibiotici

Per l'Oms la diffusione di batteri resistenti è una delle grandi emergenze sanitarie. Più utilizzo di farmaci generici, ma Italia sempre terzultima in Europa

All'Agenzia italiana del Farmaco (Aifa) presentato il rapporto OsMed 2023 sull'uso dei medicinali in Italia. Sale il consumo dei farmaci generici in Italia, che resta però al terzultimo posto in Europa. Dal 9% nel 2011 i generici salgono al 22,8% in termini di spesa e al 31,2% per consumi. Ma restano bassi, con forte differenze regionali.

Al sud il ricorso agli equivalenti non supera il 21%, mentre a Trento e in Lombardia si arriva al 44%, contro una media Ue del 51%. Per il presidente di Aifa, Robert Nisticò, occorre fare più informazione e formazione sull'importanza dell'utilizzo dei generici, che a parità di efficacia e sicurezza, spiega, aiutano a tenere in ordine i conti dello Stato e quelli delle famiglie italiane, che oggi spendono più di un miliardo per pagare la differenza di prezzo col farmaco di marca. Risale anche il consumo degli antibiotici, e questa non è una bella notizia. La diffusione dei batteri resistenti agli antimicrobici è indicata dall'Oms come una delle grandi emergenze sanitarie che nel 2050 potrebbe provocare oltre 39 milioni di morti nel mondo.

L'Italia ha la maggiore resistenza riscontrata in Europa, con 200mila pazienti colpiti da batteri resistenti. Secondo il report i medicinali più usati sono per cuore, intestino e sangue: primo posto per il sistema cardiovascolare, 513,9 dosi giornaliere per 1000 abitanti, seguiti dai farmaci dell'apparato gastrointestinale e metabolismo (298,6 dosi giornaliere) e da quelli del sangue (144,5 dosi giornaliere). Nel 2023 la spesa farmaceutica totale è stata pari a 36,2 miliardi di euro, di cui il 68,7% rimborsato dal Servizio Sanitario Nazionale.

Nel video l'intervista a Robert Nisticò, presidente Aifa

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