Reddito di cittadinanza: lo perde e minaccia di dare fuoco a stanza del sindaco di Terrasini
Proteste contro abolizione. Centrodestra accusa Inps
Aveva appena ricevuto notizia che avrebbe perso il reddito di cittadinanza, ha fatto irruzione nella stanza del sindaco di Terrasini (Pa) cospargendola di benzina e minacciando di dar fuoco a tutto. Sono stati attimi di grande paura e il segretario generale Cristofaro Ricupati ha cercato di dialogare con l'uomo. Alla fine è stato il presidente del consiglio comunale Marcello Maniaci a far desistere il disoccupato dal gesto. Immediato l'arrivo anche dei carabinieri e di un'ambulanza del 118. L'uomo ha 60 anni.
Lo scontro, a tutto campo, è scoppiato appena la misura è andata in soffitta: ora la pietra dello scandalo, tra la maggioranza e le opposizioni è il Reddito di Cittadinanza, che il governo ha cancellato e sostituito con l'assegno di supporto alla formazione e al lavoro. Coloro che sono giudicati occupabili dovranno attivarsi presso tre agenzie per il lavoro: nel caso non trovassero un’occupazione partirà un percorso formativo e avranno diritto al sostegno alla formazione che vale 350 euro al mese per 12 mesi.
Man mano che le comunicazioni raggiungono i diretti interessati monta la protesta; nella provincia di Napoli sono già 169mila le persone che non avendo a carico un minore, un disabile o un ultra65enne non riceveranno più l'assegno, stamane sit in alla sede locale Inps.
La Cgil - sostenuta da Pd e Sinistra - parla di “bomba sociale” pronta a esplodere, molti sindaci del sud temono un autunno caldo, ma è il Movimento Cinquestelle ad alzare le barricate, visto che il Reddito di Cittadinanza è stato una delle misure distintive della sua politica; il Movimento accusa la maggioranza di governare“ con l'algoritmo della cattiveria”.
Per tutta risposta Il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, Tommaso Foti, spara “alzo zero” contro Pasquale Tridico, nominato dai grillini alla guida dell'Inps, ora commissariato. Foti chiede una commissione parlamentare d'inchiesta sui presunti mancati controlli da parte dell'Inps, omissione che sarebbe stata voluta da Tridico per non far perdere consenso ai Cinquestelle.
Nel 2021 e 2022 , secondo i dati della Guardia di Finanza, degli oltre 8 miliardi assegnati, l'1,4% è stato ottenuto in modo indebito. Troppo poco - secondo il governo - per essere vero.
Antonello De Fortuna
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