Le Regioni si sono trovate in teleconferenza per cercare l'intesa sulle linee guida da portare sul tavolo del governo, che si terrà oggi, quando incontreranno il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, quello della Salute, Roberto Speranza, il commissario Domenico Arcuri e il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli. Tutti d'accordo sul divieto di assembramento che dovrà essere il "principio cardine" sul quale poi incentrare il nuovo Dpcm che il 3 dicembre dovrebbe essere già sul tavolo di Conte, pronto ad entrare in vigore il giorno successivo, in vista di un Natale "più sobrio", come ha auspicato lo stesso presidente del Consiglio.
Dalla Conferenza è arrivato l'invito al governo ad autorizzare gli spostamenti interregionali tra zone con lo stesso colore, anche se l'intenzione di palazzo Chigi sembra essere quella di vietarli dal 19 o 20 dicembre fino alla Befana. L'unica cosa certa, al momento, è l'auspicio per il mezzo via libera agli impianti sciistici. Così come chiesto dalle regioni alpine, e poi anche dall'Abruzzo, le strutture potrebbero essere aperte per gli ospiti degli alberghi e per i possessori di seconde case. Da stabilire la data e le modalità per poter usufruire degli impianti di risalita. Sembra invece assodato il mantenimento del coprifuoco dalle 22 alle 6 anche per i giorni di festa. "Dobbiamo cercare misure che evitino il tana libera tutti: per il periodo natalizio è necessario limitare gli spostamenti", ha dichiarato il presidente dell'Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini.
Altro tema caldo è quello della scuola, la cui riapertura al 100% ci sarà solo dopo l'Epifania. Il prossimo Dpcm potrebbe contenere una misura, proposta proprio dal ministero dell'Istruzione, che affida ai prefetti il compito di coordinare, nei rispettivi territori, l'organizzazione del sistema del trasporto legato all'attività scolastica. I Presidenti sembrerebbero concordi sull'apertura dei ristoranti nei giorni festivi.
Oggi si terrà anche una riunione straordinaria della Cei, la conferenza episcopale, per fare il punto e programmare le funzioni religiose del Natale, anche tenendo conto dell'invito dell'Unione Europea ad evitare assembramenti durante la tradizionale Messa di mezzanotte della vigilia.