Riccione, Goletta Verde: "foce del Marano fortemente inquinata". Il Comune chiede rettifica: "valori eccellenti per Arpae"
Sul fronte ambientale e della qualità di acque, solo uno degli undici punti monitorati sulla costa dell'Emilia-Romagna, risulta oltre i limiti di legge: quello sulla foce del torrente Marano, a Riccione. È quanto emerge dall'analisi compiuta lungo le rive della regione dai tecnici e dai volontari di Goletta Verde, la campagna di Legambiente dedicata al monitoraggio ed all'informazione sullo stato di salute delle coste e delle acque italiane secondo cui "nel mirino sono sempre canali e foci, i principali veicoli con cui l'inquinamento microbiologico, causato da cattiva depurazione o scarichi illegali, arriva in mare".
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Nel dettaglio, spiega una nota dell'associazione ambientalista, sono stati cinque i punti monitorati dalla Goletta Verde in provincia di Rimini e qui "il punto sulla foce del torrente Marano, nel comune di Riccione, è stato giudicato 'fortemente inquinato'" mentre sono risultati nei limiti gli altri quattro punti indagati in provincia: si tratta del punto sulla spiaggia a sud della foce dell'Uso, tra i territori comunali di Bellaria e Igea Marina, della foce del Marecchia a Rimini, del punto in spiaggia a nord del Rio Melo, in località Miramare a Riccione e del punto sulla spiaggia sud, sulla foce del torrente Ventena a Cattolica. "La fotografia positiva scattata da Goletta Verde in Emilia Romagna quest'anno - evidenzia il responsabile scientifico nazionale di Legambiente Andrea Minutolo - è figlia anche di una stagione balneare partita in ritardo e che inevitabilmente ci sta facendo vedere come potrebbero essere le località turistiche senza uno smisurato carico antropico che, invece, potrebbe mandare in sofferenza gli impianti di depurazione come avvenuto nelle stagioni precedenti. Il dato della foce del torrente Marano - chiosa - è un campanello di allarme da non sottovalutare per affrontare al meglio il proseguimento della stagione che vedrà probabilmente crescere notevolmente le presenze turistiche sulla costa".
A stretto giro arriva la replica dall'amministrazione della Perla Verde. "Legambiente - si legge in una nota - è contraddetta dalle analisi dell'Arpae". "L'ufficio Ambiente del Comune - prosegue - ha inviato una richiesta di rettifica immediata a Legambiente, circa i campionamenti effettuati da Goletta Verde alla foce del Marano perché è palesemente contraddetta dalle analisi ufficiali effettuate per conto del Dipartimento di Sanità Pubblica dall'Agenzia Regionale per la Tutela dell'Ambiente-Arpae con l'ultimo campione effettuato il 20 luglio 2020". Secondo il Comune romagnolo "i bollettini ufficiali pubblicati dagli organi deputati allo scopo, hanno evidenziato, per tutti e tre i campioni di 8 e 22 giugno e 20 luglio, prelevati nelle acque di balneazione della foce del Torrente Marano, valori eccellenti addirittura al di sotto del limiti consentiti dalla legge". Quindi, conclude la nota, "tale comunicato, non rappresentando la reale qualità delle nostre acque, costituisce un grave danno per il turismo e l'economia in generale del nostro territorio"