Riccione, il dramma delle sorelle travolte e uccise dal treno: il padre all'obitorio
Nonostante non fossero ancora le 7 del mattino alla stazione di Riccione c'erano alcuni viaggiatori e tutti hanno visto le due ragazzine tentare di attraversare i binari. Inutili però le grida del barista della stazione e delle altre persone. L'impatto con il treno di passaggio, che non avrebbe dovuto fermarsi e che ha fatto il possibile per farlo in tempo, è stato inevitabile. Un urto tremendo, i corpi sbalzati via e dilaniati dalla macchina, che li ha trascinati per almeno 700 metri. Lungo i bordi dei binari sono rimaste le scarpe, gli effetti personali. A lungo le due giovani, che non avevano documenti, sono rimaste senza identità. Dopo ore, grazie a un telefonino ritrovato lungo il binario gli inquirenti sono riusciti a dare un nome alle vittime: due sorelle di appena 15 e 17 anni, milanesi d'origine, residenti in provincia di Bologna. Il padre, che si è subito precipitato all'obitorio dell'Ospedale di Riccione, dovrà essere ascoltato dagli inquirenti della Polfer, per meglio comprendere cosa facessero le adolescenti nella Perla Verde e dove avessero trascorso la notte tra sabato e domenica. Sembra che la loro destinazione fosse Ancona; dopo essere passate al bar della stazione, si erano appunto dirette al binario 2, dove era fermo il treno per il capoluogo marchigiano. La dinamica dell'investimento è al vaglio degli investigatori che, oltre ad aver visionato le immagini delle telecamere interne ed esterne hanno ascoltato il racconto dei testimoni che hanno assistito all'investimento.
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