I gestori dell'Hotel Nizza dovranno sgombrare i locali entro la mezzanotte di lunedì. Decisione in un qualche modo attesa, quella presa dal Comune di Riccione. Al netto di una discussa campagna di marketing, ad inizio stagione, si era parlato dell'hotel soprattutto nei giorni scorsi, quando una turista 18enne era precipitata da un balcone, riportando gravi lesioni. E poi l'accertamento di irregolarità contrattuali e lavorative. Disposta alla fine la revoca della licenza; stesso provvedimento per una struttura di Via Palestrina. Continua, insomma – sottolinea l'amministrazione comunale -, l'azione di “controllo e contrasto delle situazioni di irregolarità”. E poi l'invito a trovare una “risposta corale” ai problemi di ordine pubblico. Se nella zona nord della Provincia – osserva la Giunta Tosi - si scelgono politiche “al ribasso, con scarso controllo del territorio”, è “inevitabile” che ciò si riverberi anche nella zona sud. Infine un ringraziamento ai Carabinieri per il lavoro svolto.
Tempestivo, ad esempio, l'intervento compiuto la notte scorsa; quando è stato fermato un 25enne senegalese – residente a Bologna -, che aveva esploso vari colpi di pistola in aria. Comprensibile l'allarme dei residenti. Una volta bloccato, si è scoperto che il giovane aveva utilizzato una scacciacani, acquistata – avrebbe dichiarato – nel corso di una visita a San Marino. Il ragazzo è stato denunciato.
Sempre di origini senegalesi uno dei protagonisti di un altro episodio di cronaca, questa volta sul lungomare di Rimini. Aveva venduto a 3 turisti polacchi – in cerca di cocaina - un sacchetto contenente un fazzoletto tritato. Ne è nata una situazione rocambolesca. I 3 giovani raggirati – palesemente ubriachi – hanno tentato di aggredirlo; e hanno spintonato alcuni agenti in borghese della Municipale, intervenuti sul posto. Li avevano scambiati infatti per complici del pusher. Quando uno dei polacchi è stato fermato dalla Polizia Locale, e accompagnato in albergo per recuperare la carta d'identità, gli altri due hanno fermato una volante della Questura, dicendo che il loro amico era stato sequestrato da finti-poliziotti. Una volta chiarito l'equivoco i 3 turisti – uno dei quali avvocato – sono stati denunciati per resistenza a pubblico ufficiale.