Rifiuti: la Petroltecnica può riprendere a lavorare
Coriano: 'spetta al Tar decidere sulla vertenza, ribadiamo fiducia nella magistratura'
La Petroltecnica dopo cinque mesi può riprendere a lavorare. Il Consiglio di Stato ha deciso di sospendere la decisione dal Comune di Coriano di sospendere le attività della Petroltecnica spa e della collegata Rovereta srl, aziende che si occupano di bonifiche ambientali e smaltimento rifiuti. In una nota la dirigenza delle due società ha reso noto di aver ottenuto negli ultimi giorni due "pronunciamenti favorevoli" dell'organo di giustizia amministrativa: in uno ha respinto il ricorso del Comitato d'Area di Cerasolo (già peraltro respinto davanti al Tar) contro Arpae" che non aveva annullato l'Autorizzazione Integrata Ambientale (Aia) per la Rovereta srl; e nell'altro "ha accolto la richiesta di sospensiva delle ordinanze comunali". Tre le ordinanze del Comune di Coriano per bloccare l'attività delle due ditte; la prima, di 45 giorni per motivi ambientali e di salute pubblica risale al 5 maggio, lo stesso giorno inoltre in cui era stato notificato il dissequestro dell'impianto da parte della magistratura, disposto in seguito ad un'attività del nucleo ambientale dei carabinieri.
"Il Consiglio di Stato, ad un esame necessariamente sommario proprio della fase cautelare, ha preso atto di un quadro estremamente complesso che necessita di una istruttoria approfondita da parte del TAR", risponde il Comune di Coriano in una nota. Nell'attesa dunque che il TAR decida sulla vertenza "ha ritenuto di dare esclusivo rilievo alla tutela dei lavoratori, il cui rischio occupazionale non è stato contestato dal Comune, con prevalenza su ogni altro aspetto". L'amministrazione ribadisce la fiducia nella Magistratura, la quale è "l’unica titolata ad esprimersi in merito alla legittimità degli atti, continuando a lavorare affinché tutela del lavoro e legalità siano entrambe garantite, nell’interesse di tutti i cittadini di Coriano".