Riforme costituzionali, venerdì arriva la proposta per l'elezione diretta del presidente del Consiglio
Manovra finanziaria, la maggioranza trova l'intesa e si impegna a non presentare emendamenti in Parlamento
Alla fine la maggioranza ha trovato l'accordo sulla manovra finanziaria, al termine del vertice a Palazzo Chigi tutti manifestano soddisfazione e compattezza e confermano che non presenteranno emendamenti quando il testo sarà discusso in Parlamento. Per Borghi, Italia Viva, questa decisione “è un fatto grave, rende l'idea di una concezione della democrazia più affine a Budapest che alle tradizioni liberali. Se i senatori di maggioranza – aggiunge – vorranno presentare proposte, siamo disposti a dare loro ospitalità”. Nella manovra entra la proposta di Forza Italia per un codice identificativo nazionale per gli affitti brevi: confermato l'aumento dell'aliquota al 26% dalla seconda alla quarta casa messa in affitto fino a 30 giorni, mentre per la prima resta al 21%. L'opposizione resta critica sull'intero bilancio, mentre il governo smentisce i tagli al fondo disabili. Il testo sulla riforma costituzionale arriverà in Consiglio dei ministri venerdì, inserirà l'elezione diretta del presidente del Consiglio ma anche una legge elettorale maggioritaria che assicuri alla coalizione o partito vincente il 55% dei seggi parlamentari. Inoltre dovrebbe arrivare anche lo stop alla nomina di nuovi senatori a vita da parte del presidente della Repubblica. Per la presidente Meloni un disegno di legge che porterà il Paese nella “Terza Repubblica”.
Nel video le interviste a Anna Laura Orrico, deputata Movimento 5 Stelle; Alessandra Locatelli, ministra per la Disabilità
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