Rimini annulla il Pride: è il primo grande evento annullato a causa del Green Pass
Il presidente di Arcigay Marco Tonti: "Decisione dolorosa ma inevitabile, vista anche l'impennata di contagi". Tra oggi e domani nuove proteste
A Rimini salta il Pride previsto il 7 agosto, primo grande evento ad essere cancellato a causa dell'introduzione del Green Pass. Il Green Pass diventa obbligatorio dal 6 agosto, e l'Arcigay di Rimini ha deciso di annullare il Pride di quest'anno, secondo il presidente Marco Tonti “una decisione difficile e sofferta, ma inevitabile, anche di fronte a una nuova impennata dei contagi”. Gli organizzatori avrebbero dovuto transennare l'area del palco e verificare gli accessi, “ma il Pride non può essere un cinema all'aperto – dicono gli organizzatori – dunque ci rivedremo nel 2022”. Oggi però a Roma torna in piazza la protesta contro l'introduzione del Green Pass. Il movimento #IoApro di ristoratori ed esercenti promette di portare a Piazza del Popolo almeno 50mila persone, e per domani il “Comitato libera scelta”, ha promosso fiaccolate in 11 città tra cui Roma e Milano. Sulle proteste di sabato scorso, non autorizzate, è intervenuto anche il ministro della Salute Speranza. Sempre Speranza conferma che il governo sta valutando ogni ipotesi per riportare la scuola in presenza a settembre, compresa quella dell'obbligo di vaccinazione per i docenti, mentre si ragiona sul Green Pass per il lavoro e i trasporti.
Nel video l'intervento di Roberto Speranza, ministro della Salute
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