Rimini, bomba carta sul centro migranti: raffica di reazioni
Sul posto i carabinieri, che stanno indagando sulla sequenza di atti di intolleranza. Affinché gli autori del gesto vengano presi, la cooperativa sta mettendo in campo tutte le sue risorse, ma chiede in cambio il riserbo dovuto agli ospiti: 13 migranti del Ghana, del Mali e del Senegal, “già vittime di una violenza assurda e vigliacca nella loro casa, e che non meritano ulteriori tensioni che il clamore mediatico inevitabilmente porta”. Alla struttura, che da oltre 35 anni fa dell'accoglienza e dell'aiuto la propria missione, arriva la solidarietà del Comune di Rimini, di Anpi, di Rifondazione Comunista e di Legacoop. Unanime la ferma condanna al gesto. "Non siamo più nel campo delle intimidazioni, - scrive Lagacoop - ma in quello di veri e propri attentati alla sicurezza degli operatori e degli ospiti”. L'associazione nazionale partigiani si appella ad uno sforzo comune: respingere, nel quotidiano, ogni tentativo di contrastare l'ospitalità nella visione del mondo.
Nel video l'intervista a Cristian Tamagnini, presidente Coop Cento Fiori
s.b