Rimini, il Comune appoggia studenti e famiglie: “Scuola emergenza nazionale, ci giochiamo il futuro della nazione”
Il Comune di Rimini non usa mezzi termini per appoggiare la manifestazione di questa mattina di studenti e genitori che, in piazza Cavour, hanno richiesto il ritorno alla didattica in presenza: “La scuola è oggi una emergenza nazionale”, scrivono, in un vero e proprio appello, otto consiglieri di Giunta ed il sindaco Andrea Gnassi. “È arrivato il momento di rientrare in classe, per tutti, senza ulteriori rinvii”, aggiungono, sottolineando che “c'è una intera generazione da salvare dal degrado educativo, relazionale, sociale e culturale”.
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Tutto il sistema Paese deve quindi mobilitarsi per raggiungere questo obiettivo; quindi più mezzi per i trasporti, più investimenti in edilizia scolastica ma allo stesso modo “più flessibilità da parte delle scuole stesse organizzando la propria attività intorno alle regole di quella che continua a essere una pandemia che fa morti e intasa ospedali e rete sanitaria”. Iniziando, fin da subito, con il 50% in presenza, oltre a protocolli per la vaccinazione di insegnanti e personale scolastico. E ancora: doppi turni, presenze alternate, ma anche luoghi diversi in cui potersi incontrare, se le classi non sono più adatte. Quel che è certo – conclude la nota firmata da Lisi, Brasini, Frisoni, Montini, Morolli, Piscaglia, Rossi Di Schio, Sadegholvaad, oltre che dal sindaco Gnassi – è che “non è più possibile restare fermi” perché “ci giochiamo il futuro non solo di una generazione e dei nostri giovani, ma quello di tutta la nazione”.
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