Rimini: il convegno “Resistere a Mafiopoli” riaccende la riflessione sulla legalità
Giovanni Impastato e le istituzioni locali discutono strategie contro le infiltrazioni mafiose in Europa e nel territorio riminese.
Si è tenuto a Rimini il convegno “Resistere a Mafiopoli”, promosso dall’Alleanza Diplomatica Internazionale in collaborazione con gli Amici della Tavola Rotonda. L’evento, che ha visto la partecipazione di Giovanni Impastato, fratello di Peppino Impastato, giornalista assassinato dalla mafia nel 1978, ha suscitato una riflessione sul contrasto alle mafie moderne e le loro infiltrazioni nelle istituzioni e nei territori. Sul tema si sono espressi l’Ambasciatore IDA Paolo Bragagna e l’Assessore alla legalità di Rimini, Francesco Bragagni, sottolineando l’urgenza di un impegno collettivo.
"Dobbiamo pensare che la mafia non è più il mafioso che cammina con la pistola, il coltello in mano, che ricatta. No, oggi i soldati della mafia sono quelli che hanno avuto la possibilità, dai capi delle organizzazioni, di avere una penna in mano, dei libri, di studiare, di andare alle università per poterli poi infiltrare in diverse istituzioni: in istituzioni bancarie, nel mondo della sanità, nel mondo degli enti pubblici. Questo non solo in Germania e in Italia, ma in tutta Europa e nel mondo", ha spiegato l’Ambasciatore Paolo Bragagna. "Quindi la mafia oggi si è trasformata. Per questo è importante sensibilizzare la cittadinanza: per essere più vigili e affrontare questi problemi. Dobbiamo creare una nuova resistenza, una nuova forma di resistenza per poter affrontare e prevenire questi problemi".
L’Assessore alla legalità, Francesco Bragagni, ha voluto ringraziare gli organizzatori e sottolineare l’importanza della testimonianza di Giovanni Impastato: "A livello locale sicuramente le iniziative contro la mafia per la legalità sono tante, quindi voglio ovviamente ringraziare gli organizzatori di questa serata. Avere la possibilità di ospitare Giovanni Impastato può dare una testimonianza importante a un territorio che, in questi anni, con le iniziative dell'osservatorio provinciale contro la criminalità organizzata, con tutti i Comuni, a partire dal Comune di Rimini, ha cercato fortemente di portare un'educazione, una cultura alla legalità, a partire dalle giovani generazioni".
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