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Rimini, lettere a 70 famiglie per rimandare i figli a scuola. A San Marino “la situazione è sotto controllo"

Lo assicura Francesco Giacomini, direttore del Dipartimento Istruzione

3 apr 2024

Il Comune di Rimini ha inviato 70 lettere di ammonimento ad altrettante famiglie per inosservanza dell’obbligo di istruzione dei minori. L’atto precede quella che si può trasformare in denuncia. Nella lettera si dà una settimana di tempo per regolarizzare la situazione. A questa modalità, prevista dal cosiddetto “Decreto Caivano”, i servizi comunali di tutela minori ed educativi hanno inserito un passaggio di concomitante comunicazione dei casi anche ai servizi sociali territoriali. Una modalità che ha già contribuito al rientro a scuola di venti minori.

“Tutela del minore, dialogo con le scuole e le famiglie, coinvolgimento della rete dei servizi territoriali – spiega Chiara Bellini, vicesindaca del Comune di Rimini con delega alle politiche educative -. Se sono già più di venti quelli rientrati, per altri siamo al lavoro, in attesa di capire come si muoveranno le altre famiglie, circa cinquanta, per cui siamo ancora in attesa dei tempi per la loro regolarizzazione. Rispetto quella che appare come una impostazione sbilanciata sul versante penale e punitiva da parte del Governo, con il nostro approccio integrato intendiamo evidenziare quegli aspetti positivi a contrasto dell’evasione scolastica e per il sostegno del minore”.

A San Marino non esiste l'equivalente di un Decreto Caivano, ma “la situazione è sotto controllo – assicura Francesco Giacomini, direttore del Dipartimento Istruzione –. Qualche caso sporadico c'è, ma vengono tutti segnalati. Durante la pandemia erano aumentati, ma una volta passata sono rientrati. Quasi tutte le famiglie che scelgono di far studiare i figli a casa – continua - hanno ottenuto un'autorizzazione dalle loro scuole, che a fine anno verificano il lavoro svolto con un esame”.





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