Rimini: picchia la moglie e minaccia i suoceri, arrestato
La donna ha raccontato che il marito le sottraeva lo stipendio e le aveva tolto il cellulare
Maltrattamenti in famiglia e minacce di morte alla suocera e ai cognati, le accuse che hanno portato all'arresto di un 39enne di Pavia, domiciliato a Rimini da tempo. L'uomo, sotto l'effetto di alcol e droga, avrebbe picchiato in diverse occasioni la moglie e minacciato di morte suocera e cognati che prendevano la parti della donna. Il 39enne, su richiesta del sostituto procuratore Luca Bertuzzi, è stato arrestato dalla polizia, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere del gip del Tribunale di Rimini, Manuel Bianchi. Difeso dagli avvocati Chiara Temeroli di Rimini e Cristina Gabetta di Pavia, il 39enne - ricostruisce l'Ansa - avrebbe alle spalle vecchi problemi con la giustizia tra cui anche un episodio di evasione. Le indagini sono partite lo scorso 22 ottobre, dopo che la donna rifugiatasi nel cortile di un istituto religioso a Rimini, in seguito all'ennesima aggressione del marito, ha chiamato i soccorsi con il cellulare di un passante. Alle forze dell'ordine, la moglie racconta di continue vessazioni e aggressioni fisiche, riferisce inoltre che il marito le aveva tolto il cellulare e le sottraeva ogni mese lo stipendio da colf. In più occasioni, per tutte queste ragioni, aveva chiesto il collocamento in una casa protetta lontana dal marito.
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