Grazie ad un'indagine minuziosa - fatta di studi sui tabulati telefonici e accertamenti sulle impronte digitali - i Carabinieri di Rimini, in collaborazione con i colleghi di Napoli e Villafranca di Verona, hanno arrestato due malviventi che nel luglio scorso avevano rapinato una tabaccheria di via Tripoli, a Rimini. Ora si trovano in carcere, accusati di rapina aggravata dall'uso di armi e lesioni personali aggravate.
I due uomini, un 46enne e un 47enne residenti nel napoletano, avevano fatto bottino di contanti e di numerosi “Gratta e Vinci” per un ammontare di 4.500 euro. Uno dei due rapinatori, con volto parzialmente travisato con berretto e occhiali da sole, aveva anche colpito il gestore della tabaccheria con il calcio della pistola, prima di far perdere le proprie tracce.
Dopo aver 'grattato' i numeri delle cartoline, i due rapinatori hanno cambiato i biglietti, riscuotendo i contanti, in tre tabaccherie di Rimini e Riccione. Qui gli uomini dell'Arma hanno sequestrato i tagliandi, poi vagliati dal RIS di Parma che ha evidenziato le impronte digitali. Queste prove, concatenate con i tabulati di traffico telefonico e le immagini di video sorveglianza, da cui si rilevava un tatuaggio sull'avambraccio di un rapinatore, hanno portato ad individuare con certezza l'identità dei malviventi.
fm
I due uomini, un 46enne e un 47enne residenti nel napoletano, avevano fatto bottino di contanti e di numerosi “Gratta e Vinci” per un ammontare di 4.500 euro. Uno dei due rapinatori, con volto parzialmente travisato con berretto e occhiali da sole, aveva anche colpito il gestore della tabaccheria con il calcio della pistola, prima di far perdere le proprie tracce.
Dopo aver 'grattato' i numeri delle cartoline, i due rapinatori hanno cambiato i biglietti, riscuotendo i contanti, in tre tabaccherie di Rimini e Riccione. Qui gli uomini dell'Arma hanno sequestrato i tagliandi, poi vagliati dal RIS di Parma che ha evidenziato le impronte digitali. Queste prove, concatenate con i tabulati di traffico telefonico e le immagini di video sorveglianza, da cui si rilevava un tatuaggio sull'avambraccio di un rapinatore, hanno portato ad individuare con certezza l'identità dei malviventi.
fm
Riproduzione riservata ©