È stato ricevuto questa mattina in sala della Giunta, dal sindaco Jamil Sadegholvaad, il poliziotto eroe Antonio Carella, che lunedì mattina si è tuffato nelle acque gelide del porto per salvare una donna che aveva tentato il suicidio. l’agente della Polizia di Stato di 26 anni, originario di Acquaviva delle Fonti (Bari), in servizio a Rimini, è venuto nella residenza comunale insieme al Questore Rosanna Lavezzaro e alla Dirigente delle Volanti Comm. Capo Veronica Brustenghi. Il fatto è accaduto lunedì mattina, l’agente Carella, in servizio con la sua volante è stato chiamato a intervenire quando la donna era già in acqua. Giunto sul canale del porto si è gettato subito in mare per soccorrerla. Poi con l’aiuto di un'imbarcazione della Guardia di Finanza, la donna è stata portata sulla banchina e rianimata dal personale medico del 118.
“Ci tenevo a ringraziarla personalmente - ha precisato il Sindaco - a nome di tutta la comunità riminese, per il grande gesto d’altruismo e il coraggio dimostrato. Un gesto eroico con cui è stata salvata la vita di una persona. Un ringraziamento particolare, che si estende anche a tutto il corpo di polizia, composto da donne e da uomini che dimostrano a Rimini, in tante occasioni il loro valore.” Il sindaco ha donato all’agente Antonio Carella la riproduzione della formella in argento del suo segno zodiacale e il volume la “Cappella dei Pianeti” del Tempio Malatestiano, segni di riconoscenza per il grande gesto di coraggio, dimostrato durante il proprio servizio.
Carella è stato ricevuto anche dal Prefetto Rosa Maria Padovano, che le ha donato una pergamena elogiativa per il salvataggio in mare che ha suscitato “sentimenti di gratitudine e compiacimento per un gesto di assoluto valore umano e professionale”. Il Prefetto ha, altresì, sottolineato come “la prontezza che ha caratterizzato l’azione dell’Agente Carella e le modalità di intervento che hanno consentito di salvare una vita umana, rivelano non solo lo straordinario attaccamento alla divisa, ma denotano uno spiccato senso di altruismo e di umana generosità, attesa anche la consapevolezza del potenziale rischio personale che può comportare un salvataggio in acque fredde e con temperatura esterna non corrispondente alla stagione primaverile”, manifestando grande apprezzamento “per una testimonianza che non solo contribuisce ad avvicinare le Forze dell’Ordine al cittadino, ma costituisce esempio emulabile per gli stessi colleghi”.